Un gatto perso può ritrovare la via di casa?

Tutti sono concordi nel dire che il fenomeno del saper tornare indietro anche a una lunga distanza, si spiega con il senso dell’orientamento che è innato negli animali e presente anche nell’uomo, ma le opinioni differiscono sul meccanismo utilizzato per orientarsi. Alcuni studi negli anni ’70 hanno rivelato che anche nell’uomo è presente un innato senso della direzione e che questo viene ostacolato dalla presenza di potenti fonti magnetiche e quindi si arrivò alla conclusione che gli animali come gli uomini utilizzano una sorta di bussola naturale per l’orientamento.

Gli uccelli sono le specie più conosciute per la loro capacità di navigare su lunghe distanze e gli strumenti che usano a questo scopo sono stati oggetto di studio per molti anni. Gli scienziati hanno scoperto che gli uccelli migratori, come le oche, usano segnali visivi come rocce e paesaggi, nonché l’orientamento del sole, della luna e delle stelle per trovare la loro strada. Il salmone usa gli spunti olfattivi per tornare nelle acque di casa a migliaia di km di distanza.

Gli animali migratori percorrono lunghe distanze sia per riprodursi che per sfuggire al clima rigido e devono trovare la strada precisa su oceani, deserti, foreste e montagne. Oltre agli uccelli anche pesci, rettili e molti invertebrati come crostacei, anfipodi, formiche, api e vespe possiedono straordinarie capacità di attraversare oceani, deserti e montagne per raggiungere la loro destinazione.

Le tartarughe marine, ad esempio, migrano per migliaia di chilometri nell’oceano prima di fare ritorno per nidificare in quel preciso luogo dove sono nate, fanno affidamento sul campo magnetico terrestre e sembra che appena nate, memorizzino lo specifico campo magnetico della loro spiaggia natale.

Che cos’è l’Homing?

Questo fenomeno si chiama Homing. Alcuni gatti smarriti sono in grado di ritrovare la strada di casa usando questo istinto.

L’homing è la capacità di un animale di orientarsi verso una posizione originale attraverso aree sconosciute. Questo può essere un territorio di origine o un luogo di riproduzione.

Questo abilità nel gatto è poco compresa, ma potrebbe essere dovuta a una sensibilità al campo geomagnetico della terra.

Anche il gatto ha questa capacità?

Anche per quanto riguarda il gatto alcuni scienziati pensano che il fenomeno dell’homing sia legato ad una loro sensitività al campo magnetico della terra. Si presume che i gatti assegnino alla propria abitazione il punto di riferimento e che si orientino sempre in base a quello.

La letteratura purtroppo è piuttosto scarsa nel settore felino: uno degli esperimenti più dettagliati di Francis Herrick, che pubblicò le sue scoperte in Homing Powers of the Cat nel 1922. Il metodo di Herrick era semplice, sebbene crudele e molto discutibile. Allontanò più volte e a diverse distanze, senza possibilità di vedere la strada, una mamma gatta che tutte le volte (tranne l’ultima – non è più tornata) era capace di ritrovare la via di casa per allattare i cuccioli.

Il comportamento felino è indubbiamente spesso misterioso, incompreso e a volte persino miracoloso. Una delle caratteristiche più intriganti dei gatti è la loro capacità di trovare la strada di casa attraverso vaste distanze. Questa capacità innata di ricerca è stata ben studiata in molte altre specie animali, tra cui uccelli, api e pesci. Ma come facciano i gatti smarriti o trasferiti a ritrovare la strada di casa, la momento rimane un mistero.

L’ipotesi dei campi magnetici

La Terra è coperta da campi magnetici: forze invisibili che si respingono o si attraggono a seconda che siano caricate positivamente o negativamente. I campi magnetici hanno origine nel profondo del nucleo del pianeta e si irradiano verso la superficie, dove sono influenzati dalle maree e da altre forze magnetiche provenienti dallo spazio. Ogni posizione sul pianeta ha una sua firma magnetica unica basata sulla forza del campo in quel dato punto nel tempo e nello spazio.

In una certa posizione, il campo magnetico punta direttamente verso il basso in una linea verticale; questo punto è il Polo magnetico nord verso il quale puntano sempre le bussole. L’attrazione del magnetismo sul polo è così grande che attira sempre il punto magnetico dell’ago. Molti animali sono in grado di trovare il nord magnetico.

Ma è solo una questione di campo magnetico?

Gli animali sviluppano un legame molto profondo non solo per un determinato luogo (di solito la casa o il territorio in cui vivono) ma anche nei confronti di un umano e a volte il richiamo di questa relazione li rende capaci di ritrovare la via di casa da luoghi molto lontani.

Ci sono due tipologie di casi di homing nel gatto:

1. Il gatto parte da un luogo sconosciuto e torna al luogo abituale (ad esempio quando viene rubato o ceduto a un’altra famiglia o viene perso o si trasferisce con il padrone in un’altra abitazione);

2.  Il padrone si trasferisce senza portare il gatto quindi parte per un luogo al gatto sconosciuto lasciandolo nel luogo noto.

Come si orientano i gatti

Come gli uccelli, usano tutti i mezzi in loro facoltà come:

Creazione di mappe mentali

Sorveglianza / osservazione del territorio

Senso dell’olfatto

Udito – suoni di elementi presenti

Campi magnetici 

La posizione del sole ( questa non è ancora accertata)

Le prime 4 capacità sicuramente sono utili al gatto che deve tornare a casa da un luogo che aveva già visitato o comunque non lontano dal suo territorio, ma sembra improbabile che questo possa aiutarlo in caso di grandi distanze e soprattutto da luoghi sconosciuti. Se i gatti, come gli uccelli, usano il sole e / o i campi magnetici per orientarsi, sicuramente la spiegazione è più ragionevole.

Che distanza può percorrere un gatto?

Finché la distanza è modesta e il gatto si trova in un’area familiare, può tranquillamente tornare indietro senza problemi.

E’ un fatto scientificamente accertato che i gatti hanno una straordinaria capacità di memorizzare mappe mentali, è una questione di sopravvivenza in natura.

I gatti sono ben noti per essere animali territoriali. Alcuni esempi di comportamenti territoriali li abbiamo quando il gatto strofinando il mento o i lati del corpo sulle nostre gambe, per esempio, o sugli oggetti in casa. Questi sono tutti modi di segnare il suo territorio attraverso i feromoni. I gatti lo fanno anche all’esterno per contrassegnare le loro case, strade e aree generali che considerano “loro” come un modo per inviare un messaggio agli altri gatti di attenzione prima di entrare.

Molto probabilmente, ai gatti cui viene offerta la flessibilità di esplorare all’aperto acquisiscono una comprensione più rapida dei territori circostanti .

I gatti sono dotati di sensi potenti. Occhi e orecchie non sono gli unici organi attraverso i quali un gatto vive il mondo. Il mantello e le zampe del tuo gatto sono responsabili della raccolta di informazioni dall’ambiente e della rapida trasmissione al cervello per l’elaborazione.

Vale per tutti i gatti?

Forse non tutti i gatti hanno lo stesso livello di sensibilità, il che potrebbe spiegare le differenze nella loro capacità di homing. Il fatto che i gatti usino o meno questa abilità è probabilmente influenzato dall’esperienza: un gatto semi-selvatico eserciterà questa abilità su base regolare, mentre un gatto indoor che si perde all’esterno potrebbe non essere in grado di farlo. Infine, la motivazione probabilmente influenza anche la volontà di un gatto di tornare a “casa”.

Alcuni studi hanno scoperto, infatti, che quasi tutti i gatti che presentavano comportamenti di homing erano gatti abituati all’aperto o vivevano rigorosamente all’aperto. Solo il 7% dei gatti è stato descritto come solo indoor e alcuni di questi potrebbero aver avuto precedenti esperienze all’aperto.

Sempre in base a questo studio i gatti soggetti avevano viaggiato attraverso i seguenti tipi di aree: urbana (città), suburbana, rurale (paese), su un’autostrada a 2 corsie, su un’autostrada a 4 corsie o attraverso un torrente o fiume. Il 45% (45%) avrebbe attraversato un’autostrada a 2 corsie mentre il 22% ha attraversato un’autostrada a 4 corsie. Il 38% avrebbe attraversato un torrente o un fiume.

Funziona sempre?

Purtroppo no, sembra però che ciò sia dovuto a incidenti, ostacoli e altri fattori di confusione, piuttosto che a un fallimento della capacità di geolocalizzazione del gatto. Anche la salute e lo stato emotivo del gatto sembrano svolgere un ruolo importante. Un animale ferito, preso dal panico o gravemente malnutrito potrebbe non essere fisicamente in grado di compiere il viaggio oppure potrebbe confondersi lungo il percorso.

Quali sono le situazioni a rischio?

  • Ti trasferisci in una nuova casa e il gatto torna alla casa precedente.
  • Stai viaggiando con il tuo gatto e scappa e torna a casa.
  • Il tuo gatto viaggia accidentalmente in un veicolo (ad esempio, entra nel camion di un imprenditore o in un furgone in movimento), esce in una posizione diversa e poi torna a casa.
  • Qualcuno prende intenzionalmente il tuo gatto e lo scarica da qualche parte e torna a casa.
  • Adotti un nuovo gatto e torna alla sua casa precedente.

Cosa fare se il gatto non è rientrato a casa

Quando un animale è estremamente spaventato, il suo istinto è quello di nascondersi e non emettere suoni. Anche se nelle vicinanze, i gatti indoor che si sono persi o i gatti malati / feriti spesso non miagolano quando i loro proprietari escono per chiamarli. Questo è un meccanismo istintivo di autodifesa e il gatto farà tutto il possibile per rimanere nascosto.

In questo stato di estrema paura, TUTTO è percepito come una minaccia – e tutti i sensi sono compromessi: la vista, l’olfatto (cibo) e il suono della voce del proprietario.

È completamente istintivo e automatico. Il gatto non sta scegliendo di evitarti e se non risponde quando lo chiami non significa che non ti ami. Si trova in una modalità difensiva per sopravvivere, ogni cosa deve essere trattata come una potenziale minaccia, incluso te.

Questi gatti sono alla disperata ricerca di un posto che percepiscono sicuro. Di solito si nascondono durante il giorno e sgattaiolano fuori di notte , quindi tornano rapidamente al loro nascondiglio.

È come se il mio gatto fosse scomparso nel nulla!.

E’ la frase più comune in questi casi. I gatti non possono semplicemente sparire, ma è un loro istinto quello di rimanere nascosti.

Solo perché non vedi il tuo gatto NON significa che il tuo gatto non sia lì

Può darsi che il gatto sia in grado di ritrovare la strada, ma tornare dall’attuale “luogo sicuro” (ovunque si trovi) a “casa” significa esporsi e non lo fa.

Quindi non presumere che se il gatto non è stato individuato o sentito miagolare, non deve essere lì.



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